La malattia di Crohn

La malattia di Crohn, come molte altre in medicina, ha tendenza alla familiarità e quindi esiste una predisposizione genetica. Il Crohn può colpire qualsiasi tratto del tubo digerente, dalla bocca all’ ano, ma le sedi più frequenti delle lesioni sono l’ileo terminale ed il colon. Le lesioni sono segmentarie e non continuative come nella Rettocolite Ulcerosa.

La malattia può essere divisa in una fase iniziale, dove si presentano infiammazione della mucosa e della sottomucosa, diarrea secretoria e malassorbimento; nella fase successiva possono aversi approfondimento delle fissurazioni, con adesioni tra anse intestinali e possibilità di formazione di fistole ed ascessi. Questa è la forma di Crohn così detta fistolizzante.
Nella forma così detta stenosante invece gli esiti dell’infiammazione portano a restringimenti del lume, con susseguente ostacolo al transito delle feci e verificarsi di fenomeni occlusivi.

Sintomi

Il sintomo principale della malattia di Crohn è il dolore addominale cronico ricorrente. Altri sintomi sono la diarrea, l’irregolarità dell’alvo, il dimagramento, le lesioni anali o perianali. La forma acuta di esordio può essere confusa con l’appendicite. Gli ascessi anali, le ragadi e le fistole anorettali possono indicare la presenza della malattia.

Complicanze

Le complicanze del Crohn talora sono i primi segni clinici di malattia. Le fistole interne o esterne, quelle anali ed anorettali, suggeriscono la presenza di malattia e devono indurre ad approfondimenti diagnostici. L’ostruzione intestinale si verifica in genere per stenosi o aderenze che restringono il lume; è comune nelle forme ileali e nel 50% dei casi è necessario un intervento chirurgico. Sono fenomeni sub occlusivi, con nausea, intensi dolori, vomito e blocco intestinale. Si possono risolvere con emissione di abbondante materiale fecale liquido e gas, ma talora è necessaria l’operazione chirurgica.
La complicanza più temibile nel morbo di Crohn, è la trasformazione tumorale di lesioni infiammatorie.

Rimedi

Modifiche di un certo stile di vita possono ridurre i sintomi della malattia. Ad esempio, adeguare la dieta, assumere una corretta idratazione e smettere di fumare sono cambiamenti fortemente consigliati agli ammalati. Mangiare piccoli pasti frequenti, invece di grandi pasti, può aiutare chi lamenta una riduzione di appetito.

Colite ulcerosa

La colite ulcerosa è una condizione infiammatoria cronica dell’intestino che colpisce prevalentemente il grosso intestino. I sintomi possono variare da lievi a gravi, ma di solito comprendono dolore addominale, diarrea e sanguinamento rettale. La condizione può anche essere associata a febbre, perdita di peso e anemia. Il trattamento per la colite ulcerosa può includere farmaci, cambiamenti nella dieta e, in alcuni casi, chirurgia.


Sintomi

I sintomi della colite ulcerosa possono variare a seconda della gravità della condizione. Possono includere dolore addominale cronico o ricorrente, diarrea, sanguinamento rettale, stanchezza, perdita di peso, febbre, crampi addominali e anemia. Altri sintomi possono includere perdita di appetito, nausea, vomito e gonfiore addominale.


Complicanze

Le complicanze della colite ulcerosa possono comprendere infezioni del tratto urinario o respiratorio, anemia e, in rari casi, cancro del colon o del retto. La condizione può anche aumentare il rischio di altre malattie infiammatorie intestinali, come la malattia di Crohn. Inoltre, la colite ulcerosa può portare a un aumento dei livelli di acido urico nel sangue, che può a sua volta causare disturbi articolari e reni.


Rimedi

I rimedi per la colite ulcerosa possono variare a seconda della gravità della condizione. Possono includere farmaci antinfiammatori e immunosoppressori per ridurre l’infiammazione e i sintomi gastrointestinali, cambiamenti nella dieta, come una dieta ricca di fibre per ridurre la diarrea, e probiotici per aiutare a sostenere la salute intestinale. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le aree infiammate.